mercoledì 31 marzo 2010

Cose da gabbiani

Giornata di mareggiata, le onde portano a riva un po' di tutto, spazzatura, alghe e piante, ramaglie, animali.
La spiaggia è deserta se si escludono gli uccelli.
Un papero solitario nuota avanti e indietro vicinissimo alla linea delle onde. Uno stormo di piccioni becchetta tra le barche e poi ci sono loro, i gabbiani reali, grandi come tacchini, che in questa stagione hanno un piumaggio spettacolare.
Ce n'è uno in particolare che attira l'attenzione perchè zoppica: non ha malformazioni o ferite evidenti ma non riesce ad appoggiare una delle zampette: questo non gli impedisce di essere il signore della spiaggia.
Caccia tutti gli altri gabbiani reali, solo un giovane può restare sul bagnasciuga: un giovane che ogni tanto chiede cibo, in um modo che sembra dettato dall'abitudine più che dalla speranza di ricevere qualcosa.
Intanto il gabbiano zoppo si lancia in una danza con un altro esemplare: dalle dimensioni, dai movimenti, dalle differenze lievissime nella forma della testa potrei dedurre che è un maschio.
Inchini e movimenti studiatamente lenti ed eleganti. Un corteggiamento.
Si alzano in volo e veleggiano tra le le case a pochi metri dai balconi, spiando nell'acqua alla ricerca di pesce o di qualcosa da mangiare...alcuni sembrano solo "felici" di volare e mi fanno un po' invidia: vorrei essere lì con loro, invece che qui davanti ad un pc, con il vetro della finestra che mi isola dall'odore salso e dal vento freddo.
Tra non molto la spiaggia non sarà più loro, riatterrano e ricominciano la danza.