giovedì 8 luglio 2010

Piacevoli sorprese

Alla ricerca di informazioni su autostrade e pedaggi sono capitata per caso su questo sito:
http://www.autostradecarpooling.it/ e sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Non abito in zona ma se così fosse credo che lo userei!
Chissà che non lo estendano anche ad altre tratte!

domenica 4 luglio 2010

Capitozzati senza pietà

Passo lungo il viale alberato con platani che hanno diverse decine di anni e che in estate creano ombra e frescura in un punto che invece sarebbe impietosamente bombardato fino a tarda sera. D'estate la gente aspetta il bus sotto la loro chioma mentre la pensilina in ferro e acrilico sembra una serra tropicale.
Mi piacciono molto i platani, sarà per la loro corteccia ruvida e a scaglie colorate, sarà per il profumo delle loro foglie secche, sarà per la maestosità con cui crescono se lasciati liberi di seguire la loro natura...

Spesso però non è così e vengono tagliati come se fossero ceppaie da cui ricavare legna, senza rispettare i loro bisogni, lamentando il fatto che diventano troppo grandi, troppo alti, troppo...troppo di tutto.
E così hanno fatto anche con questi platani che evidentemente danno fastidio: a chi cerca di incastrare auto sempre più grandi tra un tronco e l'altro, a chi, ai piani alti dell'edificio di fronte si vede togliere la vista su un fazzoletto di mare senza pensare che in estate le foglie ti salvano da un sole che batte impietoso dalla mattina alla sera sulla facciata del palazzo.

Li hanno tagliati di almeno un paio di metri di altezza, togliendo loro quel poco di residui di ramificazione che ancora avevano, facendoli somigliare a dei monconi che gridano al cielo il loro dolore...

Mi domando se chi fa questi lavori abbia mai letto qualcosa in merito o si sia interrogato sul perchè questi poveri alberi si ostinano poi a cacciare fuori rametti esilissimi e lunghissimi per sopperire ai rami che non ci sono più...
O se, semplicemente, non abbiano pensato almeno una volta che sarebbero più belli se lasciati crescere secondo natura...

Le argomentazioni più comuni chiamano in causa possibili rami pericolanti, la necessità contenerne la crescita laterale e mille altre motivazioni più o meno razionali, più o meno sensate....
Dite semplicemente che quegli alberi a bordo strada non li volete ma poi non vi lamentate se la casa d'estate sarà più calda ( e vi tocca accendere il condizionatore) o se la gente che aspetta il bus mugugnerà per il caldo insopportabile o se, ancora, non ci saranno più i passeri a cinguettare la mattina davanti alla vostra finestra solo perchè, alla fine, gli alberi sono morti a furia di tagli senza senso!
Per chi ne volesse sapere di più...

http://isaitalia.org/index.php/2007052325/Cinque-buone-ragioni-per-smettere-di-capitozzare-gli-alberi.html

http://isaitalia.org/index.php/2007052326/Capitozzatura-e-potatura-corretta.html

mercoledì 30 giugno 2010

Pescetti

Ecco i nuovi ospiti...

lunedì 28 giugno 2010

Per un'amica che ama le piantine con le spine

Non c'è niente che mi meraviglia di più di un piccolo cactus che fiorisce....

Mi hanno ricordato una persona speciale che li adora...

Questo post è dicato a lei...

"Sono tutti per te, Ody!"

venerdì 21 maggio 2010

Sabato mattina


Sabato mattina.
Un'altra settimana è finita e mi posso concedere l'unica ora davvero tutta per me.
Il campanile della chiesa suona le nove, in giro non c'è nessuno: poche auto lungo la strada, il rimbalzare ritmico di una pallina nel vicino circolo di tennis, qualche merlo.
I cani guardano fuori sconsolati, seduti sulla soglia della selleria: piove, ancora, di nuovo.
Pochi minuti e si comincia: il ritmico suono degli zoccoli sulla sabbia, il respiro dei cavalli, i comandi dell'istruttore, la pioggia sul telone di copertura del campo.
Ho sempre amato i cavalli, da quando ero bambina, da quando andavo con mio nonno seduta sul carro del fieno e tenevo le redini del grande cavallo da tiro, dalla schiena larga e dalla pazienza infinita.
Ma questo è un'altra cosa.
Ho cominciato da circa un anno, piano piano sto imparando, incasellando le informazioni e le sensazioni raccolte in tanti anni di passeggiate fatte qui e là, con cavalli diversi, persone diverse, con stili diversi.
Ci sono giorni in cui cui mi sento un'incapace, ce ne sono altri in cui tutto sembra più chiaro, in cui di più si sente l'intesa con il cavallo, in cui i movimenti di entrambi sono più armoniosi e sono un tutt'uno.
Come sabato scorso.
Il fatto straordinario è che in quell'ora il resto del mondo perde significato, la mente si sgombra completamente, conta solo il respiro del cavallo, l'ostacolo, la falcata, il proprio respiro: è una sensazione meravigliosa. Il silenzio del maneggio corrisponde al silenzio della mente: sono talmente concentrata che la voce interna tace ed ascolta soltanto.
E quando alla fine si smonta e il cavallo si gratta sulla mia spalla come in un rito, il mondo pian piano riprende a fluire, con me dentro.
Mi sembra di aver vissuto la vita di un'altra, di essermi guardata cavalcare, di aver letto un libro che parlava di me.
Riparte l'attesa del prossimo sabato.

mercoledì 19 maggio 2010

La primavera che non c'è

Oggi giro in Val Trebbia con un gruppo di bimbi: doveva essere una di quelle giornate da ricordare.
Un mulino antico, una vecchia strada che porta ad una torbiera tra le montagne, prati, pascoli, racconti di vita contadina ed aneddoti su luoghi ed animali.
Invece si è trasformato in un mezzo disastro, salvato solo dalla pazienza delle maestre e dall'abilità di chi ci ha fatto rivivere il lavoro e la fatica dei contadini, tra vecchi attrezzi, macine di mulino e ferri per le mucche.
Mentre tornavo anticipatamente indietro, verso l'ufficio, grata all'auto per quel poco di calore che mi stava restituendo dopo il freddo preso insieme ai bambini, ripensavo alle parole udite poco prima: "Il 5 di gennaio è nevicato, è per quello che maggio fa così e anche il 6 è nevicato, giugno sarà uguale": così dice la saggezza popolare.
Forse non sarà perchè il 5 gennaio è nevicato, certo è che un maggio così non si vedeva da qualche anno: ho l'impressione che mi stiano spuntando le branchie...
Le piante si ostinano a fiorire, le ciliege sono diventate rosse, le orchidee sono apparse nei campi e qualche ape gira stanca sulla mia salvia sfidando i 12 gradi che il termometro segna al mattino alle 8...
Tra un mese sul calendario sarà estate...ce la farà a fare almeno un mesetto di primavera?

mercoledì 31 marzo 2010

Cose da gabbiani

Giornata di mareggiata, le onde portano a riva un po' di tutto, spazzatura, alghe e piante, ramaglie, animali.
La spiaggia è deserta se si escludono gli uccelli.
Un papero solitario nuota avanti e indietro vicinissimo alla linea delle onde. Uno stormo di piccioni becchetta tra le barche e poi ci sono loro, i gabbiani reali, grandi come tacchini, che in questa stagione hanno un piumaggio spettacolare.
Ce n'è uno in particolare che attira l'attenzione perchè zoppica: non ha malformazioni o ferite evidenti ma non riesce ad appoggiare una delle zampette: questo non gli impedisce di essere il signore della spiaggia.
Caccia tutti gli altri gabbiani reali, solo un giovane può restare sul bagnasciuga: un giovane che ogni tanto chiede cibo, in um modo che sembra dettato dall'abitudine più che dalla speranza di ricevere qualcosa.
Intanto il gabbiano zoppo si lancia in una danza con un altro esemplare: dalle dimensioni, dai movimenti, dalle differenze lievissime nella forma della testa potrei dedurre che è un maschio.
Inchini e movimenti studiatamente lenti ed eleganti. Un corteggiamento.
Si alzano in volo e veleggiano tra le le case a pochi metri dai balconi, spiando nell'acqua alla ricerca di pesce o di qualcosa da mangiare...alcuni sembrano solo "felici" di volare e mi fanno un po' invidia: vorrei essere lì con loro, invece che qui davanti ad un pc, con il vetro della finestra che mi isola dall'odore salso e dal vento freddo.
Tra non molto la spiaggia non sarà più loro, riatterrano e ricominciano la danza.

lunedì 22 febbraio 2010

Ferrovie

Dire male delle ferrovie italiane è un po' come sparare sulla Croce Rossa ma tant'è, anche se uno volesse essere indulgente, non ci riuscirebbe.
Venerdì: sciopero annunciato di alcune ore nella mattinata ma verso le 14 avrebbe dovuto finire.
Poichè la sottoscritta doveva uscire dall'ufficio e prendere un treno verso le 15, ha pensato bene di guardare il sito Viaggiatreno, la cui utilità dovrebbe essere proprio nel segnalere i convogli in ritardo.
Intorno alle 13:30 il sito dava tutto normale, solo un paio di treni con variazioni nella percorrenza, solo un paio con circa 5 minuti di ritardo ma niente di particolarmente allarmante. Durante la mattinata le soppressioni erano state segnalate ma quelli che viaggiavano erano, in apparenza, regolari.
Dico in apparenza.
Quando alle 14:45 sono arrivata in stazione ho visto che non c'era un treno che non avesse almeno mezz'ora di ritardo, quando il sito suddetto li dava in orario non meno di 10 minuti prima.
Avevo un appuntamento nel pomeriggio e non fidandomi ho preso un treno che aveva origine in stazione ma se avessi dovuto fare riferimento alle informazioni fornite dalle ferrovie avrei atteso parecchio in stazione e forse non sarei arrivata in tempo.
Io mi domando: ma perchè non hanno dato segnalazioni corrette sul sito?
La cosa che mi fa più rabbia e, allo stesso tempo, più ridere è che mentre il sito si stava caricando c'era una scritta che diceva una cosa del tipo: "Stiamo aggiornando i dati. Vi preghiamo di attendere, stiamo gestendo un alto numero di richieste", come se tutto il mondo fosse collegato in quel momento con loro e stessero facendo di tutto per dare le informazioni corrette...
Forse parlare male sulle ferrovie è più facile che sparare sulla Croce Rossa...certo è che forniscono materiale in abbondanza...

sabato 20 febbraio 2010

Picchio rosso e picchio verde

Finalmente l'ho visto!

Da quattro anni abito qui e lo sento tambureggiare tutte le mattine in questa stagione...appostamenti, controlli, mai niente di niente!

Poi stamattina, distratta, guardo fuori mentre sorseggiavo il caffè e noto un "coso" grigio sul castagno morto che c'è davanti a casa. I rami sono grigi e lisci, senza corteccia e qualcosa poggiato lì si vede benissimo. Mi faccio portare il binocolo dal marito per non perdere di vista " la preda" e, quando finalmente riesco ad inquadrarlo, ecco un bellissimo picchio verde, con il suo berrettino di penne rosse, tutto arruffato per difendersi dal freddo (oggi siamo a 3°-4°). Se ne resta lì per una decina di minuti, dando il tempo anche al marito di inquadrarlo, non prima però di averlo confuso con una foglia morta dell'albero di fianco.

Una grattatina alla testa, un po' di pulizia delle penne, due sguardi in giro da quella posizione che domina la valletta e poi, con un frullo d'ali se ne torna verso il grande pino domestico...chissà se abita lì o più in basso...

Certo è che, finalmente, mi sono tolta il dubbio se il picchio era rosso o verde!

giovedì 18 febbraio 2010

Giorni d'inverno

Oggi è da cartolina!

Dopo giorni e giorni di grigio, pioggia, gelo ed umidume un po' di sole...finalmente! Il freddo in effetti persiste, anzi forse si è acuito, ma sembra più tollerabile con tutta questa luce.

E il sole in inverno, da queste parti dà spettacolo. Il blu dell'acqua della baia incastonato tra il rosa ed il bianco degli edifici, con le colline verde smeraldo sullo sfondo e più indietro ancora i monti bianchi di neve...

Una cartolina appunto.
Ricordo bene quand'è che c'è stata l'ultima giornata con un sole così perchè ho mangiato seduta in spiaggia a Camogli dopo aver trascorso la mattinata ad andare avanti e indietro sul Monte con le colleghe. Faceva freddo anche allora ma volete mettere mangiare sulla ghiaietta bianca di Camogli il 2 di dicembre?

Dopo solo pioggia e nebbia, nebbia e pioggia, gelo e non ci siamo fatti nemmeno mancare una bella nevicata che mi ha stroncato i gerani e per poco anche i limoni, mentre i cactus mi guardavano perplessi da sotto la loro cuffietta di TNT.

Questo in fondo è l'inverno e, benchè io ami il caldo e il sole, non credo ne potrei farne a meno...il dicembre a 25° del Sud America è stata un'esperienza interessante ma non credo la sopporterei per molto, così come non credo riuscirei a sopravvivere ad un inverno senza sole e con giornate troppo corte...mi verrebbe la depressione...
Oggi, invece, malgrado l'afonia e il principio di bronchite, mi sento come se avessi appena riconquistato la libertà...almeno fino alla prossima tornata di bassa pressione!

mercoledì 17 febbraio 2010

Buoni vacanza e buoni propositi

Avete presente la sensazione di mandibola che casca?
E' quello che mi è capitato la prima volta che ho sentito la pubblicità dei buoni vacanza.
Sarà deformazione professionale ma la prima cosa che mi è venuta in mente è stata: "Ma non mancavano i soldi per la ricerca? Per la scuola? Per i servizi sociali?"
E la mandibola è rimasta lì dov'era, cioè per terra...
Poi sono andata a leggere sul sito apposito e ho visto che, in fondo, è un'azione per sostenere il comparto turistico, in qualche modo.

Solo che poi ci ho ripensato di nuovo e mi sono chiesta se quelli che beneficeranno dei buoni vacanza non saranno anche quelli che magari avrebbero voluto mandare i figli all'università o che avrebbero voluto un'assistenza più rapida e pronta quando sono stati male...
Ovvio che se la coperta è corta, o si gelano i piedi o si gela il naso, è una questione di scelte e di priorità ma mi sembra che in questi frangenti, stare a casa, non andare in vacanza, sarebbe preferibile rispetto all'onta di essere il paese europeo che spende meno in ricerca in assoluto...
Che tristezza...


martedì 16 febbraio 2010

C'è sempre un inizio. Anche per un blog...

C'è sempre un inizio. Anche per un blog...
A volte è un ricominciare per far sì che tutto sia come lo si immagina o come si vorrebbe che fosse.
Non posso dire che taglio avrà questo diario on line perchè non sono capace di programmare tutto a tavolino, anche se a volte vorrei tanto essere in grado di farlo.
Magari sarà noiosissimo, magari interessante, magari lo scriverò solo per me anche se il mondo intero potrà leggerlo.
Intanto comincio...