mercoledì 19 maggio 2010

La primavera che non c'è

Oggi giro in Val Trebbia con un gruppo di bimbi: doveva essere una di quelle giornate da ricordare.
Un mulino antico, una vecchia strada che porta ad una torbiera tra le montagne, prati, pascoli, racconti di vita contadina ed aneddoti su luoghi ed animali.
Invece si è trasformato in un mezzo disastro, salvato solo dalla pazienza delle maestre e dall'abilità di chi ci ha fatto rivivere il lavoro e la fatica dei contadini, tra vecchi attrezzi, macine di mulino e ferri per le mucche.
Mentre tornavo anticipatamente indietro, verso l'ufficio, grata all'auto per quel poco di calore che mi stava restituendo dopo il freddo preso insieme ai bambini, ripensavo alle parole udite poco prima: "Il 5 di gennaio è nevicato, è per quello che maggio fa così e anche il 6 è nevicato, giugno sarà uguale": così dice la saggezza popolare.
Forse non sarà perchè il 5 gennaio è nevicato, certo è che un maggio così non si vedeva da qualche anno: ho l'impressione che mi stiano spuntando le branchie...
Le piante si ostinano a fiorire, le ciliege sono diventate rosse, le orchidee sono apparse nei campi e qualche ape gira stanca sulla mia salvia sfidando i 12 gradi che il termometro segna al mattino alle 8...
Tra un mese sul calendario sarà estate...ce la farà a fare almeno un mesetto di primavera?

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